
La storia
Il 10 ottobre 1987 veniva inaugurato a Milano il nostro Canile Rifugio di via Salesina n. 9. Trentacinque anni di una splendida avventura: tanti cani sono stati salvati dall'abbandono e da un destino di morte, hanno trovato un ricovero sicuro, una ciotola di cibo, cure veterinarie adeguate e l'affetto di tanti volontari che negli anni, con generosità passione, hanno combattuto contro l'indifferenza dell'abbandono e dei maltrattamenti.
Dal 1987, anno di fondazione del Rifugio, ne è stata l'anima, la mente e il motore l'avv. Carla Giacomelli Ceccon ha ricostruito quello che all'inizio era un rudere, un ammasso di lamiere arrugginite su cui pendeva l'incubo di uno sfratto: se non fosse intervenuta, un triste destino sarebbe stato riservato ai cani che vi erano ospitati.

Il sindaco di Milano alla cerimonia di inaugurazione

Per anni, in collaborazione con la Polizia Municipale, di notte e di giorno, d'estate e d'inverno, si è prodigata per salvare i cani abbandonati da persone senza scrupoli, e tanti ne ha sottratti all'immondo commercio della vivisezione. Ha bussato a tante porte e a tanti cuori per chiedere sostegno.
Oggi, compiuti 94 anni, ha passato il testimone all'avv. Angela Giacomelli Arcamone che, da sempre, ha collaborato al suo fianco.
Ci resta il suo esempio e la sua esperienza.
Il nostro impegno è quello di riuscire a continuare, con il vostro aiuto, una storia importante, una lotta di civiltà, una missione d'amore.
E' solo la generosità delle persone buone e sensibili che ha consentito e che consentirà al Rifugio di dare speranza a molti animali che la cattiveria e l'insensibilità dell'uomo avrebbe consegnato alla paura e alla disperazione.
In questi trentacinque anni tante persone ci hanno aiutato e continuano ad aiutarci: volontari, benefattori, aziende, offerte, donazioni, il tempo messo a disposizione dai volontari per far passeggiare i cani, pulire i loro box e distribuire i pasti, tutto è indispensabile e ringraziamo tutti dal profondo del cuore.
Cerimonia di inaugurazione
un 2022 importante
Nell'ultimo anno abbiamo avviato grandi progetti per rendere il rifugio più accogliente, per poter continuare a garantire ospitalità ed affetto ai nostri ospiti.
Abbiamo radunato nuovi volontari tra cui molti ragazze e ragazzi che hanno portato una ventata di entusiasmo ed energia. Abbiamo aperto il Rifugio al mondo dei Social Network, organizzato corsi di Primo soccorso veterinario tenuto dai volontari della Croce Arancione che hanno avuto un ottimo riscontro di pubblico e dato avvio alle adozioni a distanza.
In questo scorcio d'anno, vogliamo condividere con voi, che lo avete reso possibile, un breve riepilogo di quello che è stato fatto.
Nel corso dell'anno sono entrati 76 nuovi cani, undici di essi provenienti dall'Ucraina, quattro cani sono stati temporaneamente ospitati in rifugio perché i loro padroni erano in difficoltà: tutti sono felicemente tornati nella famiglia da cui provenivano.

Axel inizia una nuova vita

Black e Tabata finalmente a casa
Attualmente il Rifugio ospita oltre 120 cani. Nel corso dell'anno, è stata completata per ognuno di essi la vaccinazione, la profilassi contro pulci, zecche e filaria. 7 cani hanno dovuto subire interventi chirurgici salvavita. Per due cani è stato necessario il ricovero in una clinica.
Abbiamo iniziato attività di collaborazione con alcuni volontari della Campania, della Calabria e della Sicilia, per dare il nostro contributo a una situazione drammatica in quelle regioni.
Nel 2022 sono stati adottati 55 cani tra cui ci piace ricordare Black e Tabata, due vecchietti inseparabili che da anni condividevano lo stesso box, adottati in coppia da una persona meravigliosa, dopo che Tabata è stata salvata in extremis da un tumore alla milza. E ha finalmente trovato casa anche Trudi, altra vecchierella che da anni aspettava che qualcuno si accorgesse di lei.
Una volontaria memorabile
Alcuni di noi, purtroppo, non ci sono più.
Ragazzina di appena 18 anni, Mariangela entrò per la prima volta in Rifugio.
Da allora, ogni domenica, è stata l'angelo custode per centinaia di cani: li ha accuditi, curati, amati e, per molti di loro, ha trovato una casa e una famiglia.
La sua presenza domenicale per oltre trent'anni e il suo aiuto non sono mai venuti meno: una colonna che ha resistito a mille tempeste, su cui si è potuto contare anche nei momenti più difficili
In una caldissima giornata di agosto, a soli 56 anni, un male crudele
l'ha strappata alle persone e ai cani che amava.
Il suo grande cuore continuerà a battere come esempio per tutti. Il nostro impegno è quello di raccoglierne l'eredità.

Mariangela
grandi progetti
Durante le gelide giornate invernali, più che mai ci rendiamo conto di quanto sarebbe confortevole per i nostri amici a quattro zampe, soprattutto quelli più anziani, poter godere di un po' di tepore, almeno di notte. I box del canile non sono riscaldati e di notte ricoveriamo i cani più anziani nel locale infermeria che, dopo oltre 35 anni, non è più adeguato all'uso per il quale era stato concepito ma è ben riscaldato. Quest'anno siamo riusciti ad acquistare quaranta pannelli radianti da installare in altrettanti box.
E' solo l'inizio di un più ampio programma di ristrutturazione del Rifugio che prevede la coibentazione e il riscaldamento di tutti i box, la sostituzione dell'attuale copertura, la ristrutturazione dell'infermeria e dell'ambulatorio veterinari e l'ampliamento delle aree di sgambamento.
Un progetto ambizioso ma, dopo 35 anni, tanto necessario quanto indifferibile, che richiederà un importante impegno, anche economico, per il quale abbiamo bisogno dell'aiuto straordinario di tutti: volontari, benefattori, amici e simpatizzanti.